Ipotizziamo, sempre per assurdo, di decidere di rinnovare il guardaroba, ma senza acquisti svuotatasche o rivoluzioni copernicane. Ipotizziamo solo di voler essere in grado di abbinare quanto presente nel pozzo senza fondo senza correre più il rischio di prendere in mano quella meravigliosa maglia/vestito/gonna, fissarla intensamente, pensare "cavolo, eh con cosa la metto?" e ricacciarla nel suo buio anfratto.
Ipotizziamo che questo imput sia giunto ai neuroni grazie ad una conversazione modaiola con una certa amica, e alle conclusioni tratte subito dopo con una certa altra amica (che non è riconducibile ad alcun link, ergo chi sa sa).
Bene.
Ipotizziamo ora di non aver molto tempo perchè c'è un ultimo esame da fare e una tesi da scrivere. Ipotizziamo però di essere prese dal raptus dell'ordine, e di imbatterci quindi in un maglione misto lana color azzurro polveroso sporco, che se ne sta rintanato nel suo cantuccio dai tempi della prima superiore, senza fiatare e senza fare rumore, altrimenti non sarebbe stato ancora li. Ipotizziamo di fissarlo intensamente, provarlo, fissarci intensamente allo specchio, scuotere la testa e toglierlo anche con un certo disprezzo.
Non sappiamo se ci sta peggio quella forma o quel colore.
Ora due sono le idee luminose che ci giungono prepotentemente, sempre per ipotesi sia chiaro.
La prima è di buttarlo in lavatrice con delle palline da tennis o con dei vecchi jeans. Ma in fondo è misto lana, quindi nessuna garanzia di buon infeltrimento, anzi...
La seconda ipotesi, che ci sembra da subito più accreditata, è di disfare questo scherzo della natura e recuperare la lana, che ad occhio potrebbe essere lavorabile con un ferro 6, e che guarda caso, sempre nella nostra interpretazione per assurdo, sarebbe ideale per il magnifico Francis Revisited, realizzabile così a costo zero! (Le tasche ringraziano, si inchinano e sorridono)
Rullo di tamburi....
Ma prima, vediamo una rapida carrellata di quali maglioni sono disfabili e quali no!
Intanto il rullo di tamburi prosegue, voi state sulle spine ed io mi sento particolarmente perfida! ^_^
Spesso i maglioni prodotti industrialmente sono lavorati utilizzando grandi pezze lavorate a maglia dalle apposite macchine, tagliate poi nella forma corretta per poter essere assemblate tramite cuciture particolari.
Questo procedimento dà origine ad un maglione la quale lana è stata tagliata ad ogni riga, ed è quindi completamente inservibile per i nostri scopi.
La cucitura in questione è la seguente:
Se il maglione risultasse così cucito abbandonate l'idea di recuperare la lana, il massimo a cui potete ambire è un filo lungo quanto la lana necessaria per realizzare una riga.
Ma talvolta i produttori si sentono miracolati e particolarmente illuminati, ed i maglioni vengono realizzati lavorando ogni pezzo fine a stesso. Il risultato di questo procedimento è una cucitura di questo tipo:
In questo caso è possibile disfare con Santa Pazienza le cuciture ed ottenere quattro pezzi separati del maglione, pronti per essere disfatti a partire dall'alto, dal collo (che generalmente è cucito con la cucitura maledetta, ma se tale demone è orientato nel verso del lavoro non fa danni, male che vada dovremo tagliare via la prima riga!!)
Dunque, torniamo ora alla nostra ipotesi...
Eravamo arrivati al rullo di tamburi!
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Possiamo riciclare la lana di questo scherzo della natura!! Anzi della specie umana!!!
mi piace un sacco trarre conclusioni dopo conversazioni modaiole :)
RispondiEliminanon vedo l'ora di tornare a casa e cercare tutti i maglioni che non uso più..ma quasi quasi potrei iniziare anche dall'armadio di trieste mmm...
adoro queste idee a costo zero!!!
ps: mi sa che è ora di iniziare a imparare a lavorare con i ferri!
smack
Soprattutto dato che hai scoperto anche tu dinosauri nascosti in antri oscuri!
EliminaE' decisamente l'ora di imparare a sferruzzare!!! Cosa aspetti?
...una super insegnante come te???
Elimina:) :)
La parte finale è illuminante. "che mi tocchi porre un end a questo immenso if e tornare alla dura realtà?"
RispondiEliminanon puoi che essere un futuro (meraviglioso) ingegnere! :)
Grazie Ciami! Ormai la mia è una mente traviata ^_^ anni e anni di ingegneria nuocciono gravemente alla salute!
EliminaNo non dire così o mollo tutto. Non so da te ma da me il male peggiore tra gli studenti di ingegneria è la precoce perdita di capelli.
EliminaE' impossibile passare 5 anni così senza ingegnerizzarsi!!! ^_^
EliminaQui il danno maggiore sono gli occhiali... non c'è uno che non li abbia!! Per i capelli invece siamo ancora ben messi dai ^_^
Mi sono divertita tantissimo nel leggere le tue ipotesi e grazie per la preziosa informazione su come bonificare la palude e far evolvere i mostri ^^
RispondiEliminaIo ho appena iniziato la bonifica ma sono fiduciosa!! ^_^
EliminaMa noooooooooooo!!! io leggevo tutta convinta ipotizzando e immaginandoti al lavoro...e pensando ad una soluzine della storia e invece niente???!?
RispondiEliminaMannaggia a te!!! ihihihihi
Cmq io avevo una mantella poncho che non mi piaceva e l'ho disfatto..per fortuna era cucito in modo giusto e ho ottenunto un gomitolone da 180gr :)
Io ora ho mezzo chilo di lana in ammollo!!! Devo ancora decidere il colore con cui tingerla! Viola? Prugna? grigio antracite? vedremo...
EliminaIo ho letto tutto d'un fiato...volevo sapere la fine della storia, se c'è un lieto fine e la nostra eroina vince il male!!!!!! Ops, vado a vedere nell'armadio tra i maglioni le cuciture!!! Grazie per la dritta!!! Ciao Elisa
RispondiEliminaLa storia è ancora in corso, quindi appena si concluderà vi racconterò la fine!!! ^_^
EliminaCiao Babi, sai quanti ne ho riciclati di maglioni un tempo! Perché prima non c'era questa brutta abitudine di rifinire a taglia/cuci ed era quasi tutto recuperabile e riciclabile..Io usavo lo shampoo e il balsamo per capelli e la lana tornava bellissima! Però appendevo le matasse belle gocciolanti così col peso dell'acqua si striavano pure! Avevo fatto anche un post tempo fa..Però non mi sono mai azzardata a tingere, perché le tinture richiedevano alte temperature e avrebbero rovinato la lana..Sono curiosa di vedere cosa ci farai con la lana del vecchio maglione!
RispondiEliminaAnche io ho paura di rovinare la lana, ma tanto questo è un colore immettibile, importabile, inammissibile, quindi devo trovare un colore che mi piaccia e un metodo di tintura non aggressivo...
EliminaVedremo, casomai ipotizzeremo la fine della storia!!! ^_^
Bellissimo post, mia prode disfatrice!!!
RispondiEliminaGrazie, mia prode creatrice!!!
EliminaCaspita .... ed io che mi aspettavo di vedere un ipotesi prendere vita .... Attenderemo...
RispondiEliminaBacione Roby
Appena prenderà vita ne sarete informate, parola di lupetto!!! ^_^
Eliminaeh si anch'io pensavo di vedere il "capo" finito a fine post...e vabbè aspetteremo la fine degli esami...comunque mi sono divertita moltissimo a leggere;)
RispondiEliminaciao Grazia
Eh anche se non stiamo qui a pettinare bambole prima che il Francis sia pronto mi sa che ne vedremo delle belle!!
Eliminaper ora sono ancora in ballottaggio sul colore da scegliere!!! ^_^
cavolo! oltre a disfare vuoi anche colorare! complimenti!
RispondiEliminabaci Baci
Beh, così com'è ora non si può vedere!!! Non ho molta scelta... ^_^
EliminaIo di solito faccio esperimenti tagliando e cucendo, anche con la macchina. Non avrei mai la tua pazienza!!! Complimenti!!!
RispondiEliminaA me piacciono gli esperimenti di tutti i tipi!! Basta non scoraggiarsi ^_^
EliminaCiao, la mia ex vicina li disfava sempre... e li ri-lavorava unendo un filo di altra lana....
RispondiElimina^-^
simpatici i tuoi post ^_^
Grazie!! ^_^
EliminaIn effetti anche l'idea di unirci un altro filo di lana non mi dispiace... magari lucido per dare luminosità al tutto... ci penserò!!! ^_^