Sono disgustata...

Non sono solita parlare di temi "impegnati", di politica e di attualità, lo sapete.
Ma, anche se non ne parlo, mi piace tenermi informata.
Anche quando passo le giornate a studiare, come oggi, mi piace prenderemi mezz'ora per me e scoprire cosa avviene nel mondo.
Non tramite la televisione, no, anche perchè odio sentire quello che vogliono che senta. Preferisco cercare sul web, leggere lo stesso articolo scritto da più parti in contrasto, cercare di capire dove potrebbe stare la verità.
Di solito nel mezzo, ma non pensate sia la regola.

Ci sono molti siti, blog e network che parlano di politica, politici e scandali, ma non bisogna mai dar peso a nulla senza prima aver accertato la fonte.

Come al solito, anche oggi l'ho fatto.
E sono disgustata.

Mi sono imbattuta per caso in questo blog: I segreti della casta.
Ho trovato articoli interessanti, spunti da approfondire e anche post che ho saltato pari pari.

E poi ho trovato lei.
Lei che mi ha convinta a scrivere questo post, lei che mi ha disgustata essendo io una accanita lettrice.


Art. 1.
(Oggetto e finalita` generali)
1. La presente legge ha per oggetto la disciplina 
del prezzo dei libri.

2. Tale disciplina mira a contribuire allo 
sviluppo del settore librario, al sostegno della
creativita` letteraria, alla promozione del libro
e della lettura, alla diffusione della cultura,
alla tutela del pluralismo dell’informazione.


Meraviglioso, avevamo davvero bisogno di una legge che punti alla diffusione della cultura. 
Con un sorriso ebete sulle labbra leggo avanti.
Dopo poco mi si è spento il sorriso.


Art. 2.
(Disciplina del prezzo dei libri)

1. Il prezzo al consumatore finale dei libri
venduti sul territorio nazionale e` liberamente
fissato dall’editore o dall’importatore ed e` da
questo apposto, comprensivo di imposta sul
valore aggiunto, su ciascun esemplare o su
apposito allegato.

2. E'consentita la vendita dei libri ai consumatori finali, 
da chiunque e con qualsiasi
modalita` effettuata, compresa la vendita per
corrispondenza anche nel caso in cui abbia
luogo mediante attivita` di commercio elettronico, 
con uno sconto fino ad una percentuale
massima del 15 per cento sul prezzo fissato
ai sensi del comma 1.

3. Ad esclusione del mese di dicembre,
agli editori e` consentita la possibilità 
di realizzare campagne promozionali distinte tra
loro, non reiterabili nel corso dell’anno 
solare e di durata non superiore a un mese,
con sconti sul prezzo fissato ai sensi del
comma 1 che eccedano il limite indicato al
comma 2 purche` non superiori a un quarto
del prezzo fissato ai sensi del predetto
comma 1. E' comunque fatta salva la facoltà 
dei venditori al dettaglio, che devono in ogni
caso essere informati e messi in grado
 di partecipare alle medesime condizioni, di non
aderire a tali campagne promozionali.

4. La vendita di libri ai consumatori finali
e` consentita con sconti fino ad una
 percentuale massima del 20 per cento sul prezzo
fissato ai sensi del comma 1:
a) in occasione di manifestazioni di particolare rilevanza internazionale, nazionale,
regionale e locale, ai sensi degli articoli 40
e 41 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
b) in favore di organizzazioni non lucrative 
di utilita` sociale, centri di formazione legalmente
 riconosciuti, istituzioni o centri con
finalita` scientifiche o di ricerca, biblioteche,
archivi e musei pubblici, istituzioni scolastiche
 di ogni ordine e grado, educative e universita`.

Cosa significa tutto ciò?
Significa che possiamo dire addio ai libri scontati del 50%, che il massimo sconto applicabile è il 15%, che gli EDITORI (non i rivenditori) possono decidere di fare qualche sconto nel corso dell'anno (NON a dicembre) e NON superiore al 25%, e che anche vendendo in occasioni di manifestazioni importanti, o a favore di centri di formazione, biblioteche, musei, università si può fare AL MASSIMO uno sconto del 20%.
E che magari prima potevano contrattare i prezzi, ottenendo sconti anche fino al 30% (fonte AIB: Associazione Italiana Biblioteche)

 Poi la legge aggiunge che i primi due commi non si applicano a libri antichi, artigianali, usati, fuori catalogo...
E vorrei ben vedere che non si possano scontare nemmeno i libri usati!

QUI trovate il testo completo della legge.

Adesso ditemi come una legge che vieta sconti superiori al 15%, o al 25% in casi particolari, può aiutare a promuovere il libro e la lettura, può contribuire a diffondere la cultura.
Fatemelo capire.

Io mi ritengo una buona lettrice, mi piace leggere e ho una libreria abbastanza vasta, dai classici latini alla fantascienza di Asimov, dalle biografie ai thriller moderni.
Io studio, non lavoro e ricevo una "paghetta settimanale" che mi permette i piccoli sfizi, come ad esempio un buon libro. Meglio se in edizione economica o se scontato, così magari riesco ad andare a bere un caffè con quello che mi resta, oppure posso uscire in compagnia il sabato sera.
Ditemi come potrò essere avvantaggiata da questa legge.
Di certo però ne saranno avvantaggiati gli editori.

10 commenti:

  1. Senza parole ma con molta rabbia e disgusto...
    E' chiaro che sono leggi per gli imprenditori... e' chiarissimo che per tutti quelli della casta, è molto meglio che il popolo non si erudisca.
    Poveretti noi !
    Grazie per la tua segnalazione... nessuno ce ne parlerebbe.
    Un abbraccio ornella

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  2. Cara Babi,
    purtroppo ne ero a conoscenza.. e come mi sono sbrigata ad ordinare su amazon i libri all'uncinetto che tanto desideravo prima che questo achifo di legge andasse in vigore!!
    La cosa più sconcertante è che queste notizie passano in sordina!!!
    Ma d'altronde non mi stupisco più di nulla ormai..
    inoltre volevo scusarmi con te perché ti avevo promesso una piastrella ma alla fine per diverse vicissitudini non sono riuscita a realizzare!
    Scusami un bacio
    CriCri

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  3. La casta...Argomento scottante eh! Ormai però il "popolo" sa di poter sapere, e bene o male ci prova a restare a galla nonostante i vari salvagenti bucati dai nostri cari caporioni! Non si torna indietro,la gente è cambiata,scoppierà una rivoluzione prima o poi se andiamo avanti di questo passo. Magu.

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  4. Ciao! Sono una bibliotecaria, per cui questa legge mi tocca abbastanza. Non credo però che sia una cosa del tutto negativa: si tratta di una misura che viene in aiuto alle piccole librerie, quelle umane, che non possono stare al passo degli sconti delle grandi catene. In Europa i libri non vengono scontati, perchè costano molto meno che da noi. Il passo successivo dovrà essere un ridimensionamento dei prezzi dei libri perchè gli editori hanno tutto l'interesse a vendere il maggior numero possibile di libri. Se vuoi prezzi abbordabili e buoni libri, prova a seguire le case editrici minori: vedrai che ne resterai soddisfatta! Consiglio in particolare Minerva, Instar, Iperborea, Mursia, Perdisa, Tufani (che ha pochi libri ma sono delle chicche).
    In generale la legge sul prezzo dei libri è stata apprezzata dal mondo culturale, perchè gli sconti folli il più delle volte sono specchietti per le allodole, per venderci i libri che vogliono.

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  5. Già, è proprio vero che oggi passa tutto sotto silenzio...
    Però mi interessa molto il parere di Tartamaca, e purtroppo non ho trovato la tua mail per scriverti privatamente.
    E' un punto di vista che non avevo considerato, ma non sono del tutto d'accordo sul fatto che sconti eccessivi possano essere specchietti per allodole. Raramente compro libri a prezzo pieno, troppo cari per le mie tasche da studentessa, e spesso trovo quello che stavo cercando proprio nelle griglie ultrascontate, di quelle con i bollini gialli a pochi euro. Di solito però sono libri di scarso seguito oppure grandi classici, che purtroppo interessano sempre meno la folla.
    E se ne discutessimo?
    Babi

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  6. Il nostro signore e padrone è un editore,anzi il più grande editore non ricordi?
    Siamo vessati da leggi sempre più inique e ingiuste...e nessuno fa nulla...
    ormai sembra che gli italiani abbiano perso ogni stimolo a far valere i propri diritti...
    Mari

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  7. Babi, come darti torto...Io penso che convenga creare una massa di ignoranti, piuttosto che un popolo cosciente e tutto muove in una unica direzione: quella di renderci, appunto, acritici e inermi.Ma voglio ancora credere che sfuggire a questo meccanismo si può: internet, la minore editoria,piccole nicchie di informazione libera...

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  8. appena ho saputo della legge ho fatto un mega ordine su internet (all'Hoepli di Milano) visto che facevano delle grosse offerte sui libri. ora possiamo ordinare i libri super scontati solo sui siti stranieri tipo amazon (devo ancora provare ma penso sia così). l'unico neo è che i libri che ti arrivano sono in lingua: se non altro servono x ripassare l'inglese , il francese, il tedesco...ecc ecc ecc.
    comunque questa dei libri non è stata una bella idea.
    ciao e buona NON lettura a tutti.
    marta

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  9. Ciao Babi,
    in parte sono d'accordo con Tartamaca.

    Purtroppo stare sempre alla ricerca del prezzo piu' basso, parlo in ogni ambito, crea disfunzioni in alcuni settori. Anche io come te ho acquistato fino a ieri libri a prezzi stracciati, pero' mi rendo conto che i negozi del mio paese chiudono.

    E' un discorso lungo e controverso. Hai alzato davvero un tombino pesante. E quello dei libri non e' il solo. Ti faccio un esempio : hanno parlato di liberalizzare alcune logge. Ok. Ma perche' ? Liberalizzare, MAGARI!!!!

    Perche ? Perche' grandi magnati che fino adesso non hanno avuto il potere su queste logge ora possono entrare ed investire. Una volta liberalizzate le licenze/attivita o quello che sia chi puo' investire si garantisce la fetta di mercato ed i piccoli spariscono.

    Facendomi un esame di coscienza, se acquistassimo tutto e tutti negli stessi posti dove costa meno, perche' grandi magnati possono accaparrarsi la fetta di mercato e fare prezzi shock...dove andremo a finire ? E' un brutto pensiero.

    Non voglio fare cattiva publicita' a nessuno, ma quasi quasi sono disposta a diversificare i miei acquisti magari pagando un po' di piu' ma con la coscienza di fare un opera buona alla societa'.

    In via Torino a Milano ogni 10 negozi, le vetrine si ripeto. Sono sempre gli stessi marchi. E' bello ? Avra' futuro ?

    Poi non ti nascondo anche le mie difficolta' economiche.

    Tornando ai libri, restano i remainders, gli usati, gli scambi e le biblioteche. Anzi l'idea dello scambio puo' essere un nuovo business, nostro pero'!

    Un bacio e un grande abbraccio a tutte.

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  10. Lasciamo perdere questo argomento per favore....
    La cultura non è proprio incentivata....
    Lo sappiamo che non è molto pertinente (ma sempre libri sono....) ma noi in questo periodo siamo davvero disgustate riguardo i prezzi dei libri scolastici!!!
    Abbbiamo due figli in prima superiore e...che botta!!!
    Ovviamente i libri usati non si possono acquistare perchè le case editrici ogni anno se ne escono con le nuove edizioni: non cambia nulla se non l'impaginazione, soprattutto quella degli esercizi....così è obbligatorio il libro nuovo....
    E poi...il tetto massimo di spesa c'è ma, chissà perchè oltre al libro di inglese e di spagnolo segnato sulla lista (che arriva tranquillamente a 300€!!!) i professori poi dicano di acquistare altri due libri di grammatica ("utilissimi da qui all'università....sarà la vostra "bibbia" della grammatica straniera!") da 25€ cad.....

    Scusa cara Babi per lo sfogo ma...non siamo riuscite a restare calme.... ^_^

    Buonissimo w.e!!!
    Cri&Anna

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Grazie di cuore per il tuo commento ^_^
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