Un po' più saggia, un po' più informata....

...molto più stanca, ma decisamente soddisfatta!

Certo, perchè tirando le somme è stata davvero una bella esperienza.

Mettete quattro persone dentro una macchina: un dj, un praticante di arti marziali, un neo-veneziano e una uncinettatrice compulsiva.
Qualcuno si conosce di più, qualcuno di meno, ma fondamentalmente sono colleghi (di studio) con una passione comune: l'ingegneria clinica.

Perchè se non c'è passione non si va da nessuna parte. Chiaro no?

Insomma, prendete queste quattro persone e fate fare loro 700km (1400km andata e ritorno!), tra chiacchiere, curiosità, confidenze, gossip, autogrill, pause tabagisti, pause pranzo e De Andrè.



Fate arrivare i nostri eroi a L'Aquila nel primo pomeriggio (dopo nove ore di viaggio), e convincete la vostra compagna di stanza a fare un giro in centro.


Allora.
In televisione si è visto tanto.
Troppo forse in certi momenti, in quei momenti.
Poi più nulla.

Non ho intenzione di pubblicare foto drammatiche, tristi e impressionanti.
Sono stata fortemente toccata dal silenzio paradossale che regna nel centro storico.
Vera e propria assenza di qualsiasi suono, di qualsiasi rumore.


E certo il cielo plumbeo, la tempesta incombente, non hanno giovato all'umore.


Ma la natura non si arrende, la vita continua e gli alberi fioriscono.
E l'unico modo per proseguire è continuare a vivere, senza arrendersi.


A questo punto potrei anche chiudere il post, se non fosse che così vi avrei raccontato un singolo giorno su quattro.


Torniamo ai nostri eroi.
Prendete una a caso e ipotizzate che abbia un blog. E che conosca altre blogger ovviamente!
Considerate poi che nel corso degli anni anche le conoscenze virtuali possono sedimentare. Si parla, si discute, ci si confida.
Nascono vere e proprie amicizie virtuali.
A volte si ha la fortuna di poter renderle rendere reali, e non bisogna perdere l'occasione!
In fondo come mi è stato detto "ma quando ci ricapita?"
E' così che il primo giorno di convegno, la mattina presto, subito dopo la registrazione (nome, cognome, matricola, numero di scarpe in micron, peso in Newton, tre piroette, due salti mortali e una genuflessione) ho finalmente conosciuto Elisa!!

La gioia di potersi finalmente incontrare, parlare, abbracciare, è stata immensa.
Anche se la fortuna non è che sia stata proprio dalla nostra parte: la sede del convegno si trova in mezzo al nulla, e il tempo a nostra disposizione era così limitato che non ci siamo nemmeno potute prendere un caffè! 
Ma non ha importanza, sarei uscita anche camminando all'indietro sulle mani per incontrarla!
E pensate che lei si è fatta 40 minuti di strada per venire a conoscermi, mica pizza e fichi!!
Insomma tra un abbraccio e l'altro, una parola e l'altra, il tempo a disposizione è passato anche troppo velocemente, il convegno mi chiamava...
Ma io avevo la macchina fotografica in borsa! :D
Così tra un "sei troppo alta, in foto non sembrava" e un "dai che mi abbasso così facciamo la foto" eccoci qua:


Che dire?
Solo che non riuscivo ad allontanarmi....
Ah ma non me ne sono mica andata a mani vuote!! Perchè la dolce Elisa è venuta con un pensierino per me... già il pacchetto è una meraviglia!!! 


Allora, che ve ne pare? ^_^
Non è STUPENDA????


Ho indossato subito gli orecchini, e se guardate bene le foto a venire vedrete che li ho indossati sempre!!! :)


E adesso un piccolo mistero da svelare: l'abbigliamento da convegno!
Ho chiesto non pochi consigli prima di partire, e ne ho ricevuti molti e molto graditi. 
Così per soddisfare le curiosità di chi mi ha chiesto cosa ho messo in valigia (perchè lo so che siete curiose!!!), e soprattutto di chi mi ha consigliata, ecco l'abbigliamento del primo giorno di convegno (e che poi si è rivelato pressocchè standard, ho modificato semplicemente i colori):


Piccolo aneddoto.

Premessa: lo so che le decolletè andrebbero con la gonna e non con i pantaloni, o meglio adesso lo so.
Infatti ho messo in valigia due paia di scarpe: le scarpe da giorno e le scarpe da sera.
Da giorno: un paio di francesine con un tacco moderato. Belle. Eleganti. Comode. Nuove ma testate.
Da sera: un paio di decolletè con tacco a spillo, nere, laccate. Belle. Meno comode. Oltremodo eleganti. Perfette con il mio abito nero e la stola di seta viola per la cena sociale.

Fatti: la prima sera si è svolta la cena di benvenuto. Non troppo formale. Opto per un pantalone elegante e una camicia di seta grigia con un bel nastro che fascia la vita e forma un fiocco sulla schiena.
Regalo di compleanno da parte della mia mamma. Mi piace. Scelgo le francesine, in fondo ho i pantaloni no? E poi piove, ha iniziato nel pomeriggio e non ha più smesso, mica posso inzupparmi!

Verso la fine della serata (nella quale non ho mangiato nulla per la scarsità del buffet, sono stata sempre perennemente in piedi per la quasi totale assenza di sedie, e ho patito un caldo impensabile) sento qualcosa sotto il piede.
Mi si è sciolto un laccio, accidenti!
No, tutto a posto...
Avrò pestato qualcosa, in fondo ho già calpestato due volte i cocci di alcuni bicchieri.

E' finito, si torna verso l'hotel. Il nostro passaggio (che grazie al cielo abbiamo trovato, perchè all'andata abbiamo sofferto ben 20 minuti sotto la pioggia in attesa della navetta) non ci lascia davanti al nostro hotel, ma nel parcheggio di quello adiacente.
Nessun problema, tanto sono adiacenti.

Di nuovo quella sensazione di laccio sciolto... mah!
Immaginate.
Tre donne vestite a festa sotto la pioggia che camminano verso l'hotel.
Tacchi per tutte.
Pioggia a catinelle.
Ad un certo punto la consapevolezza. Dovuta ad un passo un po' più alto forse, chissà!
Terribile consapevolezza.

SI E' COMPLETAMENTE SCOLLATA LA SUOLA.
Completamente. Dalla punta al tacco.

Immaginate una di queste tre fanciulle che cammina strisciando un piede fino all'hotel (dopo aver camminato all'indietro ma essersi resa conto che con i tacchi non è semplice), entra praticamente zoppicando, e chiede della colla alla reception, si toglie la scarpa e illustra il problema.

Immaginate di trovare alla reception due persone, immensamente gentili, che si offrono di aggiustarla.
Uno è più anziano, e si offre di riparavi le scarpe con il nastro isolante. Lo cerca ma trova solo quello trasparente, e ci prova lo stesso. Vi lascio immaginare.
L'altro è un ragazzo, a cui devo la vita delle mie scarpe (!!!) che sparisce a cercare un rimedio e torna con il pattex per il legno, ruba la scarpa di mano all'uomo-nastro-isolante, incolla la suola (intanto io nel frattempo ho tolto anche l'altra) e la fissa con il famoso nastro adesivo in attesa che si asciughi.

Adesso ditemi, avreste mai immaginato una simile avventura???

Devo anche dire che volevo ringraziare il gentil fanciullo, ma l'unica volta che l'ho incontrato di nuovo stavo andando a fare colazione ed ero così rincog  assonnata da non averlo riconosciuto.
Per favore, se qualcuno si è fatto grasse risate a mie spese dica a chi di dovere che le scarpe si sono asciugate (anche se dopo tre giorni e quindi erano inutilizzabili al convegno) e ora pare proprio che tengano.

Insomma, sono risalita in camera con le scarpe incollate in mano (per prevenire gli ho fatto mettere una goccia di colla anche sulla punta dell'altra scarpa) e ho gettato un paio di calze nuove.


Se questo è il primo giorno sta iniziando mooolto male...
Per fortuna le cose sono migliorate :)

Non mi metterò a raccontarvi di quanto mi sia piaciuto il convegno, di come tra gli stand abbia trovato la consolle di simulazione del robot chirurgico a cui sto lavorando per la tesi, di quanto abbia rotto le scatole all'ingegnere responsabile dello stesso e di quanti contatti abbia ottenuto, quanti indirizzi a cui spedire il CV abbia segnato in agenda e quante persone abbia conosciuto.
Non ve ne parlerò, altrimenti potrei andare avanti a parlarne per tre giorni, e sono fin troppo prolissa oggi, non vi pare?

Però vi racconterò della cena sociale, del posto magnifico e imbucatissimo che l'ha ospitata, e del nostro passaggio che è venuto a prenderci proprio davanti all'albergo... e se siamo arrivati sani e salvi dobbiamo ringraziare google maps!


Ci ha ospitati il San Donato Golf Resort, con bagni in marmo rosa, puff in raso (rosa) e immense specchiere, immense sale da pranzo e un fantastico buffet (seguito da una cena decisamente meno fantastica, tanto che sono arrivata a pensare che non fosse la stessa cucina, che il buffet fosse stato preparato da un servizio di catering. Anzi ne sono certa. Non poteva essere lo stesso cuoco.)


Ma alla fine tra una pasta in bianco (dovuta ad una mancata notifica di intolleranza alimentare) fredda e con il burro a parte (ancora non ho capito perchè, ma il piatto è davvero stato servito secco e con tre burrini a parte) e un involtino con gusto non ben determinato (secondo diverse fonti sembrava tonno, si è rivelata essere carne mista a funghi, mah...) , tra un secondo a base di vitello freddo e purea non proprio di patate, ci siamo fatti quattro risate!
Per fortuna il dessert mi ha tirata su di morale: fragole con il gelato!

Grazie a Monica Caselli per queste foto
Tutti intenti a mangiare...
E io chi sono? Ovviamente l'unica con la stola VIOLA!

Insomma, tra una chiacchiera e un boccone anche la cena è passata, ma non potevano mancare le foto di gruppo!
Prima solo donne... (caccia all'intruso!!!!)

Grazie a Monica Caselli per queste foto

E poi tutti assieme :)

Grazie a Monica Caselli per queste foto

Ma come potete immaginare, se uno non è abituato ai tacchi alti regge un giorno, regge due, infine crolla!
Anche perchè a forza di stare tutto il giorno in piedi, senza sedersi nemmeno per magiare piochè è stato organizzato un buffet in piedi, prima o poi questi poveri piedi urlano pietà!
E così hanno fatto anche i miei!
L'ultimo giorno di convegno mi ha vista con una mise meno formale, senza giacca e con le scarpe comode! E viola.


Infatti il mio relatore si è notevolmente divertito a prendermi in giro, prima perchè avevo le scarpe altissime anche di giorno, e soffrivo, e poi perchè ho ceduto al lato oscuro delle scarpe da ginnastica, e non ho avuto pace fino a che non mi ha fotografato. Le scarpe. Solo le scarpe.

Foto scattata proprio dal mio relatore, e inviatami per e-mail!!!

Dopo aver giocato con studiato di nuovo il (famoso) robot chirurgico, dopo aver raccimolato ancora informazioni, aver seguito convegni più o meno interessanti, aver fatto collezione di biglietti da visita, aver imprecato in cinese per non essersi portata dietro almeno un curriculm scritto, e aver fatto incetta di gadget (e qui chi sa, sa! Vero Andrea?) è arrivata finalmente la Degustazione di vini e prodotti tipici con visita alla città.

Allora, patti chiari amicizia lunga.
Io sono stata scossa dalla città vissuta di giorno, senza offesa per nessuno ma un giro notturno nella città fantasma non mi sembra il caso. Ecco.

Il lato positivo è che finalmente ho mangiato bene (il primo pasto decente dopo il pranzo in autogrill), ho passato una bella serata, e UDITE UDITE sono riuscita a vedere la piazza centrale addobbata a festa  per il progetto Mettiamoci una pezza! Non mi aspettavo di trovare tante pezze e tanto colore! 
Ho cercato di individuare le pezze che conoscevo (eheheh...) e quelle che mi sono state descritte per poterle fotografare ma erano talmente tante, e in talmente tanti posti (sui corrimani, sulle fontane, sulle panchine, sul portone di un palazzo...) che non sapevo da che parte voltarmi!!!
(se analizzate bene la foto noterete i miei meravigliosi orecchini, made by Elisa!!)


Ma come tutte le cose belle anche questa vacanza/convegno è terminata, e così i nostri eroi si sono rimessi in marcia. 
E finalmente sulla strada del ritorno sono riuscita a fare una foto a quella meraviglia del Gran Sasso!
Perchè all'andata un certo signorino sul sedile anteriore ha deciso di fotografare l'imbocco della galleria anzichè la montagna!!!


E così siamo tornati a casa, tutti più stanchi, più saggi, più informati, più ricchi di gadget ( hi hi hi, chi più e chi meno, vero????) , ma sopratutto pieni di voglia di reincontrarsi, tanto che stiamo meditando una gita a Venezia, perchè c'è chi non l'ha mai vista, c'è chi ora ci vive, e c'è chi, come me, ci torna sempre volentieri!


E adesso? 
Chissà, forse ci aspetta l'Exposanità di Bologna, forse la gita a Venezia, e forse solo un mese di studio matto e disperatissimo, per arrivare finalmente al desiderato traguardo...
Se dovessi sparire di nuovo (e temo proprio che accadrà!) almeno sapete perché!

Babi

33 commenti:

  1. Oddio Babi. Il tuo racconto sulla suola scollata mi ha fatto morir dal ridere.... Se può farti star meglio anche a me è successo una volta. Io però ero ad un'escursione in montagna, le mie scarpette da trekking erano vecchiotte e si sono letteralmente scollate per intero entrambe le suole, e io ho finito il sentiero con un velo di cipolla sotto i piedi, sentendo ogni piccolo sassolino che mi passava sotto .............. Era la mia prima uscita con quello che poi è diventato il papà di Teresa!!!!!
    Hi hi hi
    Sono contenta che questa esperienza ti sia piaciuta! Buona giornata e a presto
    Roby

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    1. Oddio forse con le scarpe da trekking è anche peggio!!!! :)
      Io almeno ho fatto solo un centinaio di metri in pianura... certo, con i piedi in ammollo, ma altrimenti non sarebbe divertente, no???? :)
      Un bacione

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  2. Che bel racconto! Deve essere stata una bellissima esperienza.

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  3. Sto continuando ancora a ridere per la vicenda scarpe! E poi ho subito notato, sin dalla prima foto, le scarpette ultra colorate che ci hai presentato qualche post fa! Insomma: 1bella esperienza. Bondì, JhOBbyes

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    1. le scarpe coloratissime sono FAVOLOSE :)
      Davvero un'esperienza da ripetere!!!
      Un bacione

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  4. che ridere che mi hai fatto con le scarpe! scusa...ma non ce l'ho fatta a resistere! :D bella esperienza e spero per voi che replicherete!
    Baci Baci

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    1. Ma non scusarti :) l'ho scritto proprio perchè fa ridere :D
      Un bacione!

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  5. Creatura, sai scrivere, questo e' poco ma sicuro! E un relatore che ti fotografa le scarp de tenis e ti invia pure la foto dev'essere piu' raro del berilio. Ed e' riuscito pure a cogliere la fusione violacea scarpa-spolverino!
    Adorabile la tenacia nel recuperare la scarpina ed encomiabile lo savoir faire del concierge giovane - fara' carriera, perche' pochi sono capaci di fare l'impossibile per un cliente che non sia per forza un vip.
    Aspettiamo Bologna.....

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    1. Un complimento così ne vale venti. E noi sappiamo perchè :)
      Il relatore è stato così fantastico alla triennale che non potevo mollarlo proprio ora!
      Il concierge è stato un amore, volevo ringraziarlo ma non ci sono proprio riuscita!!
      Un bacio grande <3

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  6. Ma ciaoooooooooooooo!!!
    Ecco il racconto finalmente!!! ihihihihi
    Il posto dove hanno fatto il convegno lo conosco bene perchè lì lungo la stradina dove vi siete fatte la foto, ci abita una mia amica e ci sono stata 3 volte ^_^
    A Coppito eravate :) ^_^

    Che bello aver visto come era addobbata la città per l'iniziativa uncinettosa..te lo volevo chiedere ma me ne dimenticavo sempre ^_^
    Bellissima mise (si scrive così???) per la cena!! Mamma mia però..un menù decente non lo sapevano fare??? -.-

    Mannaggia anche alle scarpe però!! che sfortuna -.-

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    1. Davvero? :) Peccato che gli orari siano cascati così male uffffffff.....
      Si si proprio a Coppito, diciamo che è stata proprio Elisa a venirmi a pescare, io ero li imbucata senza ben sapere dove fossi di preciso :)

      La città era davvero ben addobbata, ma non ti dico che angoscia...
      Mi scoccia tantissimo non essermi fatta fotografare per intero con l'abito da sera!!!
      Lasciamo stare il menù che è meglio....

      Un bacione stellina!!!

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  7. Hihi quelle delle scarpe mi mancava! Mi pare di capire tu ti sia divertita e sia andato tutto bene!
    Fra

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  8. ma no.. non ci credo che ti si sono scollate le scarpe......dalla punta al tacco poi!!!!!!!!!!!!!! ma che ridere!!!!!!
    Sembra proprio una di quelle coses che pssono succere a me!!!
    Baci
    Clelia

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    1. A quanto pare le cose che possono capitare solo a te non capitano solo a te :D
      Se non fossi stata disperata probabilmente mi sarei spaccata dalle risate!
      Un bacione!!

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  9. Babi sei bellissima! anche con le scarpe viola!

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  10. Ma come le racconti tu le avventure ...........si, è stato bellissimo...purtroppo breve ma intenso!!! Un abbraccio Elisa

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    1. E' stata davvero un'emozione unica!!!! :*
      Troppo breve, sono d'accordo!
      Un megabbraccio

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  11. cara Babi oltre all'ingegnera clinica e alla magliaia/uncinettatrice compulsiva hai una brillante carriera di scrittrice che ti attende, scrivi benissimo. Eri bellissima come sempre del resto, e devo dire che l'abbigliamento (scarpette a parte delle quali è stato detto tutto) era perfetto, del resto te l'avevamo detto noi marantighe che con l'eleganza innata che possiedi qualsiai cosa ti sarebbe stata bene.
    Tiziana

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    1. Grazie Tiz :) Scrivere è sempre stata una mia grande passione, ricevere tanti complimenti fa bene allo spirito :)
      Voi marantighe siete fantastiche, ma questo già si sapeva no?
      Un bacione!!!

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  12. mi sono troppo divertita a leggerti...sei un mito...baci Rosy

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    1. Sono felice ti sia piaciuto il mio racconto :)
      Un bacione

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  13. Divertita e incuriosita dal tuo racconto ti faccio i complimenti per l'avventura che hai vissuto, ci hai messo un'energia invidiabile,una fermezza di nervi incredibile e tanta tanta volontà! Chi non sarebbe crollato di fronte ad un paio di scarpe scollate dalla pioggia, da un buffet all'impiedi interminabile, stola a parte...Beh!Che allegria mi ha trasmesso il tuo post, quando vieni a Venezia lo voglio sapere, chissà che come Elisa anch'io riesca ad incontrarti, sarebbe stupendo! Fammi sapere semmai, ti potrei dare alcune dritte, se vuoi! Un abbraccione e complimentri per la tua fantastica avventura. Magu.

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    1. Grazie per i complimenti :)
      Certo che ti farò sapere, ma ancora non abbiamo deciso nulla! Comunque da qui a Venezia la strada non è molta... :)
      Un abbraccio

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  14. passo di quà e ci trovo questo post così carico di energia !, Si perchè dopo la brutta disavventura scarpa, ti è rimasta energia...... e il ricordo visivo di una nuova amicizia, ciao barbara

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    1. Si, diciamo che non mi sono fatta abbattere, in fondo è stata una esperiena troppo bella per farsela rovinare da un intoppo :)
      Baci

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  15. Ohhhhh, scusa scusa scusa cara Babi!!!
    Con tutto il lavoro delle ultime settimane (eravamo sommerse da matite e bomboniere!!!) ci siamo perse il tuo favoloso reportage della trasferta!!!

    Grazie per aver scritto un resoconto molto preciso e dettagliato: hai davvero soddisfatto la nostra curiosità!!!! ^_^

    Vederti nelle foto poi ci fa molto piacere: sei proprio una ragazza allegra, solare ed estroversa, esattamente come traspari dalla "parte scritta" dei tuoi post!!!!

    Baciii
    Cri&Anna

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    1. Grazie :D
      Diciamo che anche io sono parecchio presa in questo periodo.... il giorno X si avvicina correndo come un matto!!!
      Un bacione!
      Babi

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  16. C'è un premio da me che aspetta te :o)

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Grazie di cuore per il tuo commento ^_^
Rispondo sempre a tutti via mail, se non ricevi una mia risposta entro alcuni giorni controlla di non essere un "noreply-blogger"!